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STRESS DA RIENTRO? 3 INTEGRATORI INDISPENSABILI PER AFFRONTARLO

Non è una malattia ma se circa 6 milioni di italiani ne soffrono può considerarsi un disagio da prendere con la dovuta considerazione. Si manifesta con :
  • ansia
  • eccessiva stanchezza
  • tensione muscolare
  • apatia
  • lieve depressione
Anche in questo caso la natura ci viene in soccorso, offrendoci molte soluzioni che possono fare la differenza nell’affrontare la fine della bella stagione, il rientro al lavoro, l’inizio dello studio.
STRESS-RIENTRO-COP
Tra gli integratori insostituibili in questo periodo una menzione d’onore spetta alla RHODIOLA ROSEA, pianta largamente utilizzata fin dall’antichità per le sue proprietà rinvigorenti. La radice di Rhodiola è infatti un ottimo tonico- adattogeno, cioè aiuta l’organismo a reagire alle situazioni di aumentato stress, fisico e mentale.
Dal punto di vista fisico, funge da energizzante e migliora la tolleranza individuale alla stanchezza, senza dare eccitazione, quindi risultando innocua anche per soggetti sensibili agli eccitanti.
A livello mentale invece è un ottimo antistress, placando anche la sensazione di nervosismo e si rivela un efficace rimedio contro ansia e lieve depressione.
Agisce infatti sulla produzione di serotonina ( che determina la sensazione di benessere e di appagamento ) aumentandola fino al 30% ; per questo la Rodiola viene consigliata anche per placare la fame nervosa e la voglia di dolci. Migliora anche la qualità del sonno, la lucidità e la concentrazione.
rodiola
Un’alternativa alla Rhodiola o meglio un coadiuvante può essere il  Magnesio,

un minerale importantissimo perché coinvolto in processi fondamentali per la nostra salute.

Il Magnesio infatti contribuisce al buon funzionamento del sistema nervoso e alla regolare  funzione muscolare, riduce stanchezza e affaticamento ed aiuta a mantenere ossa e denti sani, perchè contribuisce alla fissazione del Calcio.

E’ naturalmente  disponibile in molti cibi, in particolare cereali integrali, mandorle, pistacchi e frutta secca in genere, legumi e vegetali verdi. Tuttavia una parte rilevante di Magnesio viene persa a causa della lavorazione, conservazione e cottura degli alimenti. Inoltre  spesso ne risultiamo carenti per via di un’ alimentazione sbilanciata,  oppure per circostanze particolari come l’ intensa attività sportiva, lo stress eccessivo, l’assunzione di alcuni farmaci o per condizioni fisiologiche come gravidanza, allattamento e periodo pre-mestruale.magnesio

Infine, se in ferie si è affrontato un lungo viaggio intercontinentale, con le conseguenze del jet leg o se al ritorno alle attività quotidiane si fa fatica ad addormentarsi, può essere utile un’integrazione di Melatonina. Si tratta di un ormone prodotto dal nostro organismo, proprio al centro del cervello, dalla ghiandola pineale ed è preposto a regolare il ritmo sonno-veglia. La sua produzione è regolata dalla luce:

  • di giorno, quando lo stimolo luminoso arriva alla retina, viene trasmesso un segnale alla ghiandola pineale che blocca la secrezione di Melatonina

 

  • di notte al contrario il buio ne favorisce la produzione e l’effetto sedativo della Melatonina fa sì che il cervello riceva il segnale che è arrivata l’ora di dormire

melatonina

La produzione di questa sostanza è massima dai 3 anni per tutta l’infanzia,  poi rallenta dopo i 20 anni e comincia a decrescere dai 45 in poi, fino a minimizzarsi quasi del tutto in tarda età a causa della calcificazione della ghiandola pineale.

E’ sufficiente assumerne 1 mg a l giorno per apprezzarne gli effetti benefici sul sonno e di conseguenza sul benessere generale.

Quindi, non siamo soli nell’affrontare il duro momento del rientro al quotidiano, la Natura come sempre ci corre in soccorso!

 

 

 

 

Vaccino sì o vaccino no? Rimedi naturali per prevenire e trattare l’influenza

Con l’arrivo della stagione fredda uno dei rischi maggiori per la salute è dato dal proliferare dei vari virus influenzali che ogni anno si diffondono in maniera epidemica, colpendo innanzitutto i soggetti più deboli, bimbi e anziani, poi il resto della popolazione. E si ripropone come ogni anno la questione dei  vaccini contro l’influenza, con la consueta schiera di detrattori e sostenitori. Non aspirando a sostituirci ai pareri medici, intendiamo però proporre qualche alternativa naturale ai rimedi che la medicina classica prevede sia per la prevenzione (vaccini) sia per il trattamento dell’influenza ( fans, ibuprofene, paracetamolo).

La fitoterapia punta a prevenire il contagio del virus influenzale, attraverso l’uso di piante che agiscano sul sistema immunitario, potenziando i meccanismi di difesa dell’organismo, per renderlo adeguatamente preparato all’offensiva virale o batterica. Le principali piante a cui si riconoscono proprietà immunostimolanti sono:

Sono piante reperibili sia singolarmente, in compresse, in bustine, in gocce o per l’Aloe sotto forma di succo, sia in associazione tra loro (vedi ‘ Immunosempre capsule per adulti e sciroppo per bambini, di Erbamea) e con l’aggiunta di oli essenziali come Limone, Cipresso, Eucalipto, Timo che possiedono effetti antivirali specifici contro virus influenzali.

Immunosempre adulti e bambini

Immunosempre adulti e bambini

Quando l’infezione è già in atto, per abbassare la febbre e alleviare i sintomi influenzali si possono usare:

  • piante con azione antinfiammatoria come  il Salice che rispetto ai Fans  ( es: aspirina) hanno il pregio di non disturbare lo stomaco e la mucosa gastrica e di non interferire con l’aggregazione piastrinica.
  • piante balsamiche o oli essenziali balsamici: Eucalipto, Menta Piperita, Pino silvestre, Lavanda , danno sollievo alla gola, favoriscono il respiro, alleviano la  tosse e  aiutano a sciogliere ed espellere il muco dai bronchi e dalle cavità nasali.
  • piante antimicrobiche: Timo volgare e Timo serpillo, Eucalipto, Mirto, Origano, molto utili per prevenire le complicazioni dovute ad infezioni batteriche, come otiti, sinusiti,tonsilliti e bronchiti.
  • Zinco minerale efficacissimo sia per potenziare le difese dell’organismo sia per contrastare la moltiplicazione del virus.
  • Vitamina C per prevenire l’infezione e alleviarne durata e sintomi, specie nei soggetti più deboli.
  • In caso di infiammazioni a carico di gola, laringe, faringe, con sintomi quali dolore, bruciore, tosse secca e stizzosa, possono essere utili preparati a base di Propoli ( reperibile sotto forma di spray orale per adulti e per bambini  per uso locale, gocce, compresse masticabili,sciroppo adulti e sciroppo bambini)  per le proprietà antimicrobiche e antifiammatorie ad essa riconosciute. In caso di abbassamento della voce, raucedine o afonia, risultano molto efficaci i rimedi a base di Erisimo, conosciuta infatti come ” l’erba del cantante ” e reperibile in tisana, goccespray , tavolette
Spray gola Propoli

Spray gola alla Propoli

Accanto ai rimedi offerti dalla natura ci sono poi delle norme generali di comportamento che possono limitare il rischio di contagio influenzale. La corretta igiene delle mani ad esempio riduce sensibilmente il rischio di contrarre il virus, essendo le mani un potente veicolo di trasmissione.

L’alimentazione bilanciata, con un corretto apporto vitaminico e minerale inoltre favorisce l’adeguato funzionamento del sistema immunitario. Lo stress eccessivo, l’ abuso di alcool, il mancato riposo, al contrario ci rendono più vulnerabili.

Per chi voglia quindi prevenire l’influenza senza ricorrere ai vaccini farmaceutici oppure, una volta contratta, ridurne i disturbi la natura offre molteplici soluzioni, che non presentano rischi collaterali e preservano il benessere dell’organismo.

Capelli sani, forti e lucenti. Come fare?

Per conservare lo splendore dei circa 100.000 capelli che ognuno di noi possiede fin dalla nascita ci sono degli accorgimenti che uomo e donna indifferentemente, devono assiduamente mettere in pratica. Le donne perchè, si sa, hanno nella chioma un alleato in più per la loro bellezza e la capacità di seduzione, ma sono anche quelle che con tinte, permanenti, piastre, trattamenti chimici liscianti, acconciature elaborate,mettono la salute del capello più a rischio. Gli uomini perchè purtroppo, per ragioni fisiologiche sono i più soggetti alla drammatica perdita di capelli.

10 sono le regole da seguire:

  1. Scegliere lo shampoo adatto al proprio tipo di capello e usarlo correttamente: non occorre una quantità esorbitante, è più utile lavorarlo a lungo con le dita con aggiunta di acqua. Evitare di metterlo direttamente sulla chioma, perchè fragile, piuttosto massaggiarlo suo cuoio capelluto, risciacquando poi con acqua quasi fredda, per non aggredire il capello con eccessivo calore e anzi favorire la chiusura delle squame e la brillantezza della chioma.
  2. Lavare spesso i capelli: è falsa l’affermazione “più si lavano e più si rovinano”. Basta scegliere uno shampoo specifico per il tipo di capello.
  3. Il capello bagnato è più fragile pertanto può essere pettinato solo se prima l’avete protetto con il balsamo e in ogni caso vanno usati un pettine a denti larghi e molta delicatezza.
  4. D’estate asciugare i capelli all’aria aperta e comunque, se asciugati con il phon, mai ad una distanza inferiore ai 25 cm dalla testa e con aria tiepida.
  5. Sul capello asciutto, per pettinarlo quotidianamente, usare solo spazzole di setole naturali, non superando i 50 colpi di spazzola giornalieri.
  6. Non portare continuamente pettinature con la coda, lo chignon, le forcine che stressano i capelli.
  7. Se andate in piscina, dopo il bagno lavare sempre i capelli con uno shampoo per lavaggi frequenti che contrasti i danni del cloro.
  8. In inverno proteggere i capelli con un balsamo nutriente che li difenda da smog, nebbia, inquinamento , pioggia.
  9. La cotonatura è da evitare assolutamente.
  10. Un’alimentazione a base di cibi ricchi di proteine, vitamine del gruppo B ( di cui sono ricchi il Lievito di Birra e i cereali integrali), e sali minerali. Il miglio è un alimento preziosissimo per la bellezza del capello ed è utile integrarlo nell’alimentazione quotidiana, In caso di capelli grassi poi, bisogna consumare con cautela carboidrati, zuccheri e condimenti.
Shampoo Miglio per lavaggi frequenti

Shampoo Miglio e Soja

 

Oltre a questo decalogo che è bene seguire, esistono preziosi integratori alimentari che si rivelano utili  al cambio di stagione per rinforzare e dare nuova linfa vitale alle chiome . Sono più che utili poi  in particolari momenti della vita in cui lo stress, il vivere in posti poco sani, l’alimentazione non equilibrata influiscono negativamente sulla salute del capello e possono comportare avvizzimento, secchezza, scarsa vitalità o nel peggiore dei casi una corposa caduta dei capelli.

Capelli e Unghie di Erbamea è un integratore a base di estratti vegetali preziosi per la salute del capello, quali Miglio e Semi d’Uva , antiossidanti come lo Zinco , in più Cisteina, l’ aminoacido che costituisce il mattone principale della Cheratina, preposta al benessere delle chione e alla resistenza e bellezza delle unghie e Vitamina B indispensabile per sintetizzare la Cheratina. Confezione da 24 capsule, con un dosaggio di una capsula al giorno.

Capelli e Unghie

 

 Migliocres Capelli è formulato partendo da una miscela di estratti vegetali quali Miglio, Serenoa Repens uniti all’ azione di Metionina, Cisteina, Betacarotene, Vitamine E e C, Selenio, Rame, Zinco: nutrienti in grado di contrastare l’atrofia del bulbo. Un ottimo aiuto per prevenire il diradamento e favorire la ricrescita del capello, donando robustezza e elasticità. Si rivela utile anche per rinforzare le unghie e renderle più sane e resistenti. Ottimo anche come antiossidante.Si consiglia un trattamento di almeno due mesi, con un dosaggio di 3 capsule al giorno in corrispondenza dei pasti e disponibile in confezione da 60 e 120 capsule.

Migliocres

Migliocres Capelli

 

La sinergia delle varie strategie che riguardano abitudini di lavaggio, costante protezione e trattamento del capello, uniti ad una alimentazione sana e all’impiego di integratori alimentari preposti alla salute di capelli e unghie, garantirà alle vostre chiome uno splendore e un benessere costante.

Endometriosi, cos’è e come si affronta?

In genere quando si sente questa parola la prima reazione è : ” endo che? ” perchè per quanto sia sempre più diffusa,l’endometriosi  è una patologia femminile ancora poco conosciuta. Il nome deriva da ” endometrio” che altro non è che il tessuto presente nel rivestimento interno dell’utero.La malattia consiste proprio nella presenza di endometrio al di fuori dalla sua normale sede e diffuso in altri organi, come ovaie, tube, peritoneo, vagina, vescica e intestino. E’ una malattia ormono-dipendente, ciò significa che  tutti i mesi, ad ogni ciclo mestruale, il tessuto diffuso nelle sedi anomale descritte sopra, subisce un sanguinamento interno: ne derivano cisti, infiammazioni croniche degli organi nei quali si infiltrano questi focolai, aderenze. Insediandosi questi focolai anche negli organi dell’apparato riproduttivo  in alcuni casi,l’endometriosi causa anche l’ infertilità.Quali sono  i sintomi? Nel 60 % di casi circa l’endometriosi comporta dolore e diviene invalidante.Vengono riferiti :

  • dolore pelvico cronico durante o in prossimità del ciclo mestruale
  • dolore durante e dopo il rapporto sessuale
  • dolore durante l’evacuazione
  • dolore ovarico intermestruale
  • affaticamento cronico
  • stitichezza alternata a diarrea
  • infertilità o aborti spontanei

Diagnosticare l’endometriosi non è semplicissimo, sia perchè spesso alcuni suoi sintomi sono assimilabili a quelli da colon irritabile, sia perchè una diagnosi esatta è possibile solo con la laparoscopia esplorativa. Occorre un attento ascolto dei sintomi da parte del medico, al fine di delineare una diagnosi globale. Ci sono poi alcuni esami che possono confermare o escludere la prima diagnosi del medico:

  • ecografia transvaginale che può rilevare la presenza di cisti ovariche
  • visita ginecologica manuale in grado di evidenziare la presenza di eventuali aderenze e verificare la mobilità dell’utero
  • il test del Ca125 un marker da ricercare con prelievo del sangue, in grado di evidenziare eventuale infiammazione pelvica.

Per quanto riguarda le cause dell’endometriosi ci sono diverse teorie, ma ancora nessuna certezza. Secondo la teoria più recente la malattia sarebbe dovuta all’enzima telomerase. Un gruppo di ricerca dell’Università di Leeds ha  ha scoperto che  l’endometrio delle donne affette da endometriosi, è caratterizzato da alti livelli di enzima telomerase. Questo enzima non e’ frequente nelle cellule normali ma e’ invece presente in alcune cellule come gli spermatozoi. Inoltre e’ presente in una certa quantita’ nelle cellule dell’endometrio solo al termine del ciclo mestruale. In questo modo l’endometrio distrutto ed espulso dall’organismo si ricostituisce.

Secondo un’altra teoria più datata,potrebbe essere la mestruazione retrograda a causare l’endometriosi: durante la mestruazione, piccole parti di tessuto endometriale si muovono in senso inverso nelle tube, per poi impiantarsi nell’addome e insediarsi in sedi anomale.

Purtroppo l’ignoranza su questa malattia è ancora tanta, per questo è fondamentale, se si riscontrano alcuni dei sintomi sopra riportati, rivolgersi a dei centri specializzati in endometriosi, che accogliendo casistiche elevate sono in grado di fare una diagnosi tempestiva e delineare il trattamento adeguato. Una diagnosi tardiva comporta , oltre al dolore sopportato per anni e anni, danni spesso irreversibili a carico degli organi coinvolti e a volte l’infertilità non più trattabile, senza contare le implicazioni psicologiche.

Esiste una cura per l’endometriosi? Purtroppo ad oggi non si conosce una cura definitiva per la malattia, le uniche terapie disponibili e che sortiscono degli effetti apprezzabili sono:

  •  terapia estroprogestinica combinata assunta in continuo, in modo da arrestare il ciclo mestruale ed impedire la proliferazione di focolai e aderenze.
  •  terapia con antagonisti del Gnrh, che causano una menopausa artificiale
  • terapia chiururgica, laparoscopica ( 3 piccole incisioni attraverso cui il chirurgo inserisce telecamera e strumenti chirurgici) o laparotomica ( un taglio in genere orizzontale, che si preferisce alla laparoscopia quando le lesioni sono particolarmente estese.
  • adeguata alimentazione: secondo molti studiosi un’alimentazione adeguata riduce notevolemente il rischio di insorgenza dell’endometriosi. Chi consuma grandi quantità di cibi raffinati e carni rosse è più a rischio rispetto alle donne che invece consumano cereali integrali,legumi, verdura. L’alimentazione è inoltre di grande aiuto nel controllo dei sintomi, non aggravando e anzi riducendoil processo infiammatorio.

In Italia c’è un’ associazione composta da volontarie  affette da endometriosi, si chiame A.P.E , Associazione Progetto Endometriosi.

L’ APE è una Onlus che si occupa , dal 2008, di fare informazione sulla malattia, di diffondere la conoscenza dell’endometriosi, ma anche di offrire aiuto e sostegno alle donne affette da endometriosi e alle loro famiglie. E’ quindi un ‘associazione di auto-mutuo aiuto, presente sul territorio con diversi gruppi che organizzano tavoli informativi, eventi di beneficenza, incontri e convegni non solo per le donne ma anche con e per il personale medico qualificato.

Per ogni ordine ricevuto verranno devoluti 2€ all'A.P.E. Onlus

Blulavanda Erboristeria, da sempre convinta che la bellezza non sia solo quella estetica ma significhi anche  armonia, tranquillità interiore, benessere e solidarietà ,collabora con l’Ape e sostiene i suoi progetti con una campagna di supporto. Per ogni ordine effettuato su blulavandaerboristeria.com saranno devoluti 2€ all’A.P.E Onlus. Un piccolo contributo alle attività dell’associazione che tanto ha fatto e sta facendo per le donne affette da endometriosi.

Avevi mai sentito parlare di endometriosi? Conosci qualcuno che la sta affrontando? Lasciaci la tua testimonianza!

Nota: tutte le informazioni sopra riportate sono tratte dal sito dell’Ape Onlus.

Acido Ialuronico: l’alleato contro rughe e invecchiamento

Chiariamo il primo fraintendimento. Spesso in erboristeria, quando consiglio l’ Acido Ialuronico i clienti obiettano: ” Eh ma l’acido ialuronico è troppo aggressivo e poi con il sole non si può usare”. Si riferiscono erroneamente all’Acido Glicolico, un acido estratto dalla barbabietola, dalla canna da zucchero e dall’uva immatura che possiede un’efficace azione esfoliante. E’ perciò ampiamente utilizzato sia dai dermatologi sia dall’industria cosmetica ( in concentrazioni ridotte) per trattare macchie, cicatrici dell’acne, rughe.

L’ Acido Ialuronico è invece un componente naturale presente nel nostro tessuto connettivo, prodotto dal nostro stesso organismo e situato, nelle cartilagini, nei tendini, nell’ occhio, nell’ aorta e nel cordone ombelicale.

  • nella pelle: partecipando alla sintesi del collagene e del tessuto connettivo ed essendo una molecola  in grado di legare il 70% dell’acqua presente a livello cutaneo, contribuisce a mantenere la pelle idratata, liscia e tonica, contrastandone l’indebolimento e la formazione di rughe e zampe di gallina.
  • nelle articolazioni: rappresenta il componente principale del  liquido sinoviale che lubrifica le articolazioni e i tendini e nutre le cartilagini, risultando un prezioso alleato alla corretta funzionalità di tutti i movimenti quotidiani.
  • nell’ occhio: costituisce la parte fondamentale dell’ umor vitreo, la parte gelatinosa e trasparente che riempe il bulbo oculare e incide sul processo visivo.
  • nel cordone ombelicale: è presente nella gelatina di Wharton, la massa gelatinosa in cui sono immersi i vasi sanguigni che costituiscono il cordone e che assicurano il passaggio di sostanze vitali al feto ( il sangue ossigenato ed i nutrienti dalla placenta giungono al feto, mentre il sangue fetale ricco in anidride carbonica e cataboliti viene indirizzato verso la placenta). L’acido ialuronico e il collagene presenti nella gelatina di Wharton fanno sì che il cordone ombelicale resista a torsioni e stress meccanici, rendolo più flessibile.
  • nelle pareti dell’aorta: qui la funzione principale è quello di contribuire all’ elasticistà delle pareti e di contrastare un loro sfinimento.

Con l’età e per le donne con l’arrivo della menopausa, il nostro organismo inizia a produrre sempre meno Acido Ialuronico, per cui, data l’importanza che riveste ai vari livelli visti poco sopra, si rivela necessaria una sua integrazione. Secondo una vasta letteratura scientifica è preferibile optare per una molecola di orgine vegetale anzichè animale (spesso viene utilizzato negli integratori un acido ialuronico ricavato da cartilagine di sterno di pollo o creste di gallo).

Erbamea propone un integratore di Acido Ialuronico di origine vegetale, ottenuto attraverso un processo biotecnologico di fermentazione, effettuato con l’uso di batteri. In capsule vegetali senza glutine, con assorbimento ed efficacia ottimali grazie alle tre frazioni di acido ialuronico di differente peso molecolare: basso, medio e alto.

Integratore vegetale Acido Ialuronico

Altro valido integratore è lAcido Ialuronico Active Complex di Planter’s che associa alle proprietà già menzionate dell’ Acido Ialuronico l’ efficacia elasticizzante e antiossidante di Collagene, vitamine , estratto di Mora e Coenzima Q10. Per contrastare lo stress ossidativo soprattutto a carico della pelle, prevenire e trattare rughe, perdita di elasticità e secchezza cutanea.

Integratore di Acido Ialuronico, Collagene e Coenzima Q10

Per coadiuvare l’azione dell’integratore di Acido Ialuronico nella ricerca di una costante idratazione, tonicità e compatezza della pelle, L’Erbolario ha formulato una linea cosmetica completa, per viso e labbra, a base di Acido Ialuronico. Anche in questo caso si tratta di Acido Ialuronico di origine vegetale, ricavato da un procedimento biotecnologico, cioè da un processo fermentativo effettuato con l’ausilio di batteri lattici,non geneticamente modificati, su un substrato vegetale da Grano.

L’intera linea è formulata con frazioni di Acido Ialuronico di tre diversi pesi molecolari, perchè arrivi ai differenti livelli dell’epidermide.

  1. Acido Ialuronico ad alto peso molecolare: si ferma sulla superficie dell’epidermide e crea un film invisibile in grado di bloccare l’acqua in uscita e di limitarne l’evaporazione.
  2. Acido Ialuronico a medio peso molecolare: supera la barriera cutanea e fornisce alla pelle tutta l’acqua necessaria a preservarne elasticità, idratazione e bellezza.
  3. Acido Ialuronico a basso peso molecolare: si spinge in profondità nell’epidermide, fino a favorire la fisiologica produzione di Collagene, proteina destinata a preservare la densità e la compattezza cutanea.

La linea Acido Ialuronico a Tripla Azione L’ Erbolario comprende  quattro cosmetici, che associano all’efficacia anti-age e super idratante dell’Acido Ialuronico, il potere cosmetico di sostanze vegetali funzionali come le Cellule Staminali da Rododendro alpino e l’ Olio di Ibisco. Le Cellule Staminali da Rododendro alpino svolgono una straordinaria azione anti-age e anti -disidratazione e rendono la pelle più resistente agli stress ambientali dovuti a vento, sole, escursioni termiche repentine, secchezza degli ambienti . La cute si manterrà morbida, fresca e vellutata. L’Olio di Ibisco esercita un’efficace azione emolliente, nutriente e compattante sul viso, mentre sulle labbra contrasta  secchezza, rughette e segni d’espressione.

La linea comprende:

Acido Ialuronico a Tripla Azione L’ Erbolario

Quando l’organismo inizia a produrre meno Acido Ialuronico, a discapito della nostra pelle e delle nostre articolazioni, è bene ricorrere innanzitutto ad un integratore vegetale e per potenziarne l’effetto antiage sul viso, contorno occhi e labbra, è utile adottare cosmetici che ne contengano una buona percentuale.

Conoscevi già l’Acido Ialuronico e la sua efficacia sul nostro organismo? Parlaci della tua esperienza!

Esistono rimedi naturali efficaci contro l’ansia?

Alzi la mano chi ,almeno una volta nella vita, non ha sofferto di ansia, di quel senso di forte tensione , quasi di soffocamento, che prende la gola con un nodo stretto o colpisce lo stomaco, provocando una sensazione di pesantezza.

E pensare che un giusto livello di ansia sarebbe persino positivo, perché se ben dosata ci dà lo stimolo mentale e fisico per affrontare le occupazioni quotidiane. E’ quando supera il limite della fisiologicità che diventa un problema, spesso anche molto invalidante, perché ci condiziona nella vita quotidiana, nel lavoro o nello studio, nei rapporti sociali. Si manifesta con una reazione incontrollata rispetto a situazioni normali, una preoccupazione esagerata che fisicamente può mostrarsi anche con tremori, palpitazioni, sudore, mal di testa, disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione. Quando questi sintomi sono frequenti e di lunga durata, viene considerata un disturbo da trattare.

Ma quali sono le cause dell’ansia?

Le cause di questo fastidioso disturbo non sono completamente conosciute, quel che è certo è che l’ereditarietà sembra influire molto e che c’è un ‘incidenza maggiore tra le donne ( mai una notizia positiva per noi eh!) .

Ci sono poi dei fattori che,  seppure non è provato che diano origine al fenomeno patologico, sicuramente peggiorano la situazione di chi ne soffre:

  • abuso di alimenti e bevande contenenti  sostanze ecccitanti, come il caffè, il tè, il cioccolato fondente, gli energy drink.
  • uso di alcolici  e sigarette
  • sedentarietà
  • orari del sonno irregolari
  • carenza di magnesio

La prima cosa da fare è quindi evitare tutti i fattori che aggravano il disturbo ansioso, ridurre lo stress o migliorare la risposta del nostro fisico ad esso. In questo ci viene in aiuto la natura con :

1 . integratori alimentari tonico – adattogeni: sono piante che aiutano il nostro corpo a sostenere un maggior carico di stress, a rispondere in maniera adeguata a livelli maggiori di sollecitazioni psico-fisiche. Tra queste Eleuterococco, Rhodiola e Withania risultano essere soluzioni particolarmente efficaci, prive di effetti collaterali e che non comportano ipereccitabilità come il Ginseng o il Guaranà.

2. piante dall’azione rilassante: che agiscono sulla tensione nervosa, l’umore, l’emotività e l’insonnia. Tra queste  Valeriana, Passiflora, Melissa, Lavanda in olio essenziale, Luppolo, Tiglio, Iperico. Nel caso  di ansia associata ad insonnia può essere utile integrare anche della Melatonina, ormone che influenza il ritmo sonno-veglia e che in determinate circostanze viene prodotto dal  nostro corpo in quantità insufficienti, tali da richiederne un’ integrazione.

Melatonina Erbamea

Sedanerv

Come abbiamo visto una carenza di Magnesio può peggiorare il disturbo ansioso, pertanto è consigliabile correggere l’alimentazione, preferendo verdure a foglia verde, soia, frutta secca, cereali integrali, legumi, banane, alimenti ricchi del preziosi minerale. Oppure si può  ricorrere ad un integratore alimentare di Magnesio che ne contenga un buon quantitativo, circa 300 mg.

Spesso chi soffre d’ansia ricorre anche ai Fiori di Bach. Sulla floriterapia secondo Bach, torneremo più avanti, per ora ci limitiamo a considerare che il metodo di Bach parte da un presupposto fondamentale: ogni disturbo fisico, nasconde in realtà un malessere emotivo e solo riportando il nostro corpo in una situazione di equilibrio emotivo riusciremo a trattare il sintomo fisico o la malattia. Il dottor  Bach aveva individuato 38 fiori, che corrispondono a determinate caratteristiche dell’animo umano e che hanno come scopo quello di colmare il disequilibrio che si crea in ciascuno, quando ci si allontana da ciò che si è e dalle proprie potenzialità. Tra questi 38 fiori molti sono applicabili, opportunamente dosati in associazione ad altri fiori, agli stati ansiosi ad esempio: Agrimony, Aspen, Hornbeam, Impatiens, Mimulus, etc..

Le proposte a livello naturale sono quindi numerose, sia che agiscano a livello fisico sia che riguardino una sfera più emotiva e comportamentale. E’ importante trattare l’ansia e i disturbi ad essa correlati prima che divenga cronica e che necessiti di essere trattata con rimedi farmacologici invasivi. Per vivere meglio con se stessi e con gli altri, per affrontare ogni giornata con la giusta energia e con serenità.