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Intestino pigro? 5 regole per la regolarità

Questa notizia riportata da The Sun l’11 maggio scorso mi ha spinto a scrivere un post per fare un po’ di chiarezza sull’uso dei lassativi. Sembra che una donna inglese , Ruth di 39 anni abbia abusato fin da ragazzina di lassativi, arrivando a consumare fino a 90 compresse al giorno, con danni gravissimi per la sua salute.
Avere l’intestino che funziona poco e male, con conseguenti gonfiore addominale e pesantezza, non piace a nessuno e sicuramente alla lunga non è nemmeno salutare. Ci sono poi dei casi particolari in cui la funzionalità intestinale va tenuta maggiormente sotto controllo, per evitare di sottoporsi a sforzi eccessivi (ad esempio in presenza di cardiopatie, ipertensione o emorroidi).
Spesso dunque si ricorre all’uso di lassativi, che siano farmaci o prodotti a base di erbe. Prima di pensare ad un aiuto esterno di tipo “ invasivo” sarebbe opportuno tenere conto che, nella maggior parte dei casi la stitichezza è dovuta ad errate abitudini alimentari ed allo stile di vita.

Quindi le prime cose da fare sono:

  1. Assumere molti liquidi, almeno 1,5 litri d’ acqua al giorno.
  2. Inserire nella dieta quotidiana una dose di 20-40 gr. di fibra: i cibi più ricchi sono carote, fagiolini, broccoli, carciofi, lenticchie, soia, cime di rapa, cavoli, zuppe, pere, mele, cereali integrali ecc.
  3. Fare quotidianamente attività fisica, ad esempio una passeggiata di 30 minuti al giorno a passo veloce.
  4. Sospendere, quando possibile, l’assunzione di farmaci che possono provocare stitichezza come effetto collaterale, ad esempio analgesici, diuretici, sedativi, antipertensivi.
  5. Non trascurare lo stimolo e non rimandare il momento dell’evaquazione.

In genere seguire queste indicazioni risolve, con il tempo, la stitichezza cronica, senza dover ricorrere all’uso di lassativi. Nel caso invece non funzionassero, previo parere del medico, si può ricorrere a:

  • Lassativi rigonfianti, come la Crusca, lo Psillo, l’Agar-agar, il Lino , il Glucomannano. Sono fibre che trattengono acqua nell’intestino, formando un gel che aumenta la massa fecale, stimolando di conseguenza la peristalsi. Funzionano in 14-36 ore e possono essere usate per lunghi periodi perché non peggiorano la pigrizia dell’intestino. Può essere utile associare l’uso di piante carminative ( finocchio, cumino, carvi…), per ovviare alla sensazione di gonfiore addominale dovuta alla maggior produzione di gas.

    PSYLLOVITA

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    RITMOLAX SCIROPPO

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  • Lassativi emollienti come l’ Olio di Mandorle dolci che rende le feci più morbide, facilitandone l’eliminazione.
  • Lassativi osmotici come Lattulosio, Mannite o la polpa di Tamarindo, che hanno un meccanismo d’azione simile ai lassativi rigonfianti e possono essere usati, occasionalmente, anche da bambini e anziani.
  • Lassativi antrachinonici come la Senna, la Frangola, l’Aloe, il Rabarbaro, l’Olio di Ricino ecc. Agiscono sulle cellule della mucosa intestinale, aumentando la quantità di liquidi nell’intestino e la motilità( movimento) intestinale. L’effetto si ottiene in circa 6-12 ore dall’ assunzione e a volte è accompagnato da dolori addominali.

E’ fondamentale non abusare di quest’ultimo tipo di lassativi perchè possono causare infiammazione colica, atonia del colon ( perdita di tono della muscolatura intestinale ), disidratazione e diminuzione della quantità di potassio nel sangue.
In presenza di un intestino pigro dunque, è consigliabile prima modificare abitudini alimentari e sedentarietà; se il metodo non ha successo, consultare il medico con cui concordare l’opportunità di ricorrere ad un integratore, preferendo il meno invasivo ed irritante.